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domenica 6 novembre 2011

I Fiorentini

Questi biscotti nascono da una tradizione antica che si perde nel tempo, per questo ricostruire la ricetta nel dettaglio diventa un lavoro complesso.

L'arte della pasticceria si perde nei secoli e con essa si perdono le ricette che fanno la storia di un territorio.

"Questa arte ha visto una notevole espansione negli ultimi quattro secoli e in concomitanza con una maggiore reperibilità di alcuni ingredienti sul mercato, primo fra tutti lo zucchero. L'elemento dolce, infatti, rimase per secoli derivato dalla frutta, dal mosto e soprattutto dal miele, che veniva aggiunto come ingrediente di complemento a molti altri,prima fra tutti la frutta secca, come mandorle, noci o nocciole. Il miele viene affiancato intorno all'anno 900 d.C. dallo zucchero di canna, importato come spezia dai territori arabi. Solo a partire dal 1500 lo zucchero viene importato dalle Americhe divenendo un ingrediente più comune. Lo zucchero di barbabietola renderà l'Europa autonoma nella preparazione di dolci rispetto alle importazioni. Questo taglierà nettamente i costi e darà un impulso considerevole alla produzione dolciaria, che conobbe una vera e propria esplosione definendo la propria autonomia rispetto alla gastronomia globalmente intesa.
In rete si trovano una serie di dosi di questo prodotto  (Fonte Wikipedia). "


Questa è in linea di massima la base da dove siamo partiti per poi sviluppare la nostra dose finale:

FIORENTINI

600 gr  di mandorle a scaglie
220 gr di burro
400 gr di zucchero
100 gr di panna
80 gr di miele

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